“Le fiabe non dicono ai bambini che i draghi non esistono. I bambini lo sanno già. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere sconfitti.”
(G.K. Chesterton)
Indice Dei Contenuti
1) L’importanza del gioco del bambino
Il gioco è lo strumento attraverso il quale il nostro cucciolo comincia a comprendere la realtà in cui vive. Simula relazioni sociali, si emoziona, si rattrista e comincia a rappresentare eventi e circostanze. Traduce la sua umanità nel gioco, conosce il male ed il bene, i conflitti e le alleanze.
Attraverso il gioco delle parti sperimenta i pensieri, le passioni e le pulsioni altrui coltivando quella che sarà fra poco la sua capacità empatica. Questo getta le basi del suo futuro rapporto col prossimo e della sua integrazione nella società.
Con l’attività ludica il piccolo è nella condizione di poter scaricare le proprie tensioni fisiche, psicologiche ed archetipe. Quindi il gioco tutela la sanità mentale del futuro uomo facilitando la costruzione di meccanismi di difesa funzionali alla sua esistenza.
“Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.”
(Gianni Rodari)
2) Perché è importante far giocare nostro figlio facendogli utilizzare le mani?
Sappiamo che l’uomo, sino da quando è un infante, esplora il mondo che lo circonda per mezzo dei suoi arti superiori.
Sapete perché i vostri piccolini li trovate sempre con oggetti di ogni tipo in bocca?
Perché è per mezzo della sua oralità che conosce e scopre il mondo in quel periodo dell’esistenza e per farlo utilizza il suo arto superiore. Successivamente, perderà l’abitudine di conoscere l’ambiente tramite il mettere in bocca le cose e si limiterà a procedere ed affinare questo procedimento vitale per mezzo delle sole mani.
Infatti, in una sola mano, abbiamo una così fitta rete di innervazioni che la quantità di stimoli captabili su questa piccola superficie è addirittura superiore a quella di tutte e due le cosce insieme. Questa genesi nervosa ha permesso lo sviluppo della propriocettività ed è avvenuta con lo sviluppo della specie in milioni di anni. Essa ci ha permesso di sopravvivere, perché siamo in grado di discriminare il pericolo di un oggetto dalla forma, dalla densità, dalla qualità della superficie e dalla sua temperatura.
3) Cosi, per mezzo della mano e del gioco, il bambino comincia a pensare, a ragionare, a crescere e sopravvivere.
Detto questo, risulta vitale tutelare la capacità motoria che permette al futuro adulto di giocare: aprire la mano, ruotarla, prono-supinarla, fletterla ed estenderla. Così anche il cingolo scapolo-omerale deve potersi articolare normalmente e lo stesso vale per tutto il resto del corpo. Il bambino non è cosciente dei propri limiti e quando si fa male non si rende minimamente conto se qualcosa è cambiato rispetto a prima. Si lamenta per tutto con i genitori ma non perché non riesce più a ruotare la testa a sinistra come a destra o perché ha perso alcuni gradi di flessione del ginocchio.
4) Cosa può fare l’osteopata per il tuo bambino?
Fondamentale perciò far valutare il piccolo da un professionista che gli faccia un check con cadenza mensile e poter agire su una disfunzione prima che questa si radichi e provochi seri danni funzionali sia a livello fisico che mentale dato che può impedire al bambino di esperenziare come i suoi coetanei.
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